Sulle colline del Chianti,in provincia di Siena,
tra prati, boschi e uliveti, un piccolo borgo di antichi edifici di pietra a
funzione militare e religiosa, che in paese qualcuno dice citato niente di meno
che nella Divina Commedia, è stato convertito in un’articolata casa di
vacanze dallo studio milanese m2atelier. Come se si trattasse di un
prezioso dipinto, il duo composto da Marijana Radovic e Marco Bonelli ha messo
in atto un lungo e paziente restauro conservativo, consolidando le
strutture e tutelando – nel rispetto dei vincoli dettati dalla Soprintendenza –
i caratteri tipici delle architetture. Tra queste svetta una torre
d’avvistamento risalente all’anno Mille, che al piano superiore ospita una
camera da letto con vista panoramica sulla vallata.
A una ventina di metri c’è il corpo dell’abitazione
principale, risultata dall’unione di una chiesetta sconsacrata di fine
Seicento, della casa del parroco e dei ricoveri per animali. Nuove rampe e
scale connettono i salti di quota tra i livelli delle diverse costruzioni.
Dal volume che al piano terreno ospita la cucina e il piccolo soggiorno si sale
verso l’ex porcilaia, dove è stata allestita la camera da letto principale. Un
ballatoio conduce al piano superiore, che accoglie altre tre camere da letto.
Nella chiesa, ora divenuta living, è stato allestito uno spazio un po’ sghembo a
doppia altezza dove, tra opere d’arte e pezzi vintage, spicca una speciale
vetrina integrata nel soppalco di legno che ospita una collezione di vasi.
Gli interni sono stati progettati dallo studio in
armonico equilibro con la storia, anche grazie alla scelta di materiali caldi:
resina, rovere spazzolato e cotto artigianale. Tutto il perimetro del corpo
principale, di circa 250 metri quadrati, è disegnato dal tratto irregolare
delle vecchie mura, che in alcuni punti – come in corrispondenza della
sagrestia annessa alla chiesa – toccano due metri di spessore. Le pareti
esterne sono rifinite con un misto di pietra tritata e calce, ed è stata
preservata la vecchia edera rampicante. La copertura a falde – coibentata
dall’interno – è quella originale con tavelle di cotto sabbiato a vista. Non è
stata aggiunta nemmeno una tegola. Anche le piccole porte d’accesso sono
rimaste le stesse, ma si è optato per finestre di metallo color pietra serena,
più sottili rispetto a quelle tradizionali di legno del piano superiore. Una
dépendance di 50 metri quadrati, costruita ex novo, ospita altre due camere
dalle grandi vetrate che si affacciano su un altro versante della valle.
Grande attenzione è stata posta anche all’esterno, che
valorizza il giardino attrezzandolo come una sorta di estensione della casa,
necessaria anche per ricostruire i muretti a secco, preservando alberi e fauna.
La piscina, filtrata a ossigeno per salvaguardare la falda, è collocata su un
terrazzamento a quota inferiore rispetto alla casa, perfettamente inserita nel
contesto naturale.
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