COMPRAVENDITE
Si teme una nuova frenata del mercato
Proprio ora che il mercato iniziava a guardare avanti (+4,3% di compravendite nel 2019 e prezzi in ripresa anche fuori Milano), si ferma tutto. Il lockdown impone il rinvio degli acquisti non urgenti e bisognerà vedere quale sarà la capacità di spesa degli italiani alla fine della serrata, anche in base allo stato dell’economia. Rinviati per ora gli acquisti per investimento (rendimenti non più certi), la casa potrebbe riproporsi come bene rifiugio, ma non è scontato.
CONDOMINIO
Assemblee online e cassa per i portieri
Molti cantieri in ambito condominiale (sia su parti comuni sia su singole unità) sono stati tra i primi a essere fermati, spesso su richiesta degli stessi condòmini. Le assemblee sono «assembramenti» vietati e devono svolgersi in videoconferenza o essere rinviate. Si ritiene che il decreto “cura Italia” ammetta la cassa integrazione anche per i portieri dei condomìni, in caso di necessità
LAVORI IN CASA
In gioco più di metà degli interventi
Non tutti i cantieri per le ristrutturazioni di piccola taglia sono fermi, secondo l’Ance, ma l’effetto lockdown si sente anche sul settore del recupero edilizio. Statisticamente più del 50% delle ristrutturazioni è avviato tra la primavera e l’inizio dell’estate, ed è ora a rischio. Molto dipende da come e quando sarà superata l’epidemia: negli anni più bui dell’ultima crisi immobiliare, le ristrutturazioni hanno tenuto a galla molte imprese.
MUTUI IN CORSO
Rate sospese per chi si trova in difficoltà
Il Dl 18/2020 ha esteso la platea della moratoria sui mutui prima casa. Già concessa con il Dl 9/2020 a chi si è visto ridurre o sospendere l’orario di lavoro per almeno 30 giorni, nei prossimi 9 mesi potrà essere chiesta anche dai lavoratori autonomi, se dichiarano di aver subìto perdite su base trimestrale pari al 33% sul fatturato. Eliminato per i prossimi nove mesi il tetto di 30mila euro di reddito Isee necessario finora.
NUOVI MUTUI
Perizie solo urgenti e stipule rinviate
Nella prima settimana di marzo, i dati Crif sui prestiti finalizzati (collegati ai beni durevoli e più reattivi rispetto ai mutui) nelle tre Regioni più colpite hanno fatto girare in negativo tutto il comparto del credito al consumo. Le perizie vengono garantite solo se indifferibili e con protocolli rigidi. Per quanto restino molto vantaggiosi i tassi bassi, va pesato il balzo dello spread e si prevede che molte nuove stipule verranno rinviate.
Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore