In un Paese che lascia i locatori in balìa di morosi seriali (non incolpevoli) e/o di veri truffatori, nel demagogico assunto che anch’essi siano “parti deboli” (come se fossero morosi incolpevoli), in un Paese che impone tempi biblici per le procedure di sfratto, assistiamo ora al tentativo di imporre paletti illiberali (rectius: liberticidi) al diritto di proprietà, impedendo di poter locare liberamente e legittimamente, da privati cittadini, i propri immobili abitativi se superiori al numero di tre.
A questa ennesima follia diciamo BASTA.
Confabitare Roma sostiene che se il decisore pubblico vuole indurre i piccoli proprietari immobiliari a locare con i Contratti previsti dalla L. 431/98, anziché con quelli previsti dal D.L. 50/2017, ha una via migliore:
1) Tutela effettiva del locatore dalle morosità, con sfratti lampo in 30 giorni per le morosità colpevoli, al pari di molti altri (civili) Paesi UE e intervento immediato di un Fondo di Garanzia per le morosità incolpevoli.
2) Istituzione del DURL (Documento Unico di Regolarità Locativa) gestito dal MIT – Politiche Abitative a mezzo di banca dati “popolata” ad opera delle otto Organizzazioni della Proprietà Edilizia maggiormente rappresentative a livello nazionale (previa consultazione del Garante della Privacy).
Con funzionamento simile a quello del DURC, del neonato DURF per i committenti di appalti, delle banche dati creditizie gestite da CR Bankitalia, CRIF ed Experian, anche il DURL avrebbe una indiscussa finalità di tutela dell’affidamento di chi mette a disposizione un immobile a terzi, spesso frutto di risparmi di una vita e su cui tutti i mesi sostiene i costi del rimborso di un Mutuo.
Il locatore potrà chiedere alla sua Organizzazione di riferimento l’ottenimento del DURL relativo al Conduttore, PRIMA della stipula del Contratto.
I fideiussori, le società di Mutuo Soccorso, gli altri garanti che intervengono, a richiesta del Conduttore, in molti Contratti, potrebbero riconoscere al Conduttore meritevole (in presenza di DURL positivo) delle riduzioni dei tassi nel rilascio delle garanzie.
Queste misure non solo sposterebbero l’interesse dei proprietari sulle locazioni tradizionali, riducendo le tanto temute Brevi, ma sarebbero un ulteriore incentivo all’emersione e regolarizzazione di locazioni, con vantaggi per l’Erario simili a quelli avuti con l’introduzione della Cedolare ridotta per i Contratti a Canone Concordato.
E’ ora di mettere fine alle truffe nel campo delle locazioni.
Un vero Stato di Diritto deve tutelare i diritti di tutti, non limitare quelli di alcuni.
Dott. Eugenio Romey
Presidente di Confabitare – sede Provinciale di Roma