di Stefano Campagna e Chiara Marcon
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Le caratteristiche tecniche di finitura delle facciate degli edifici idonei agli interventi sono di varia natura ma riconducibili a due macro-tipologie:
pitture e rivestimenti minerali o plastici (edifici tra gli anni Venti e Sessanta);
rivestimenti ceramici (costruiti tra gli anni Settanta e Ottanta, per lo più con balconi con ringhiere metalliche.
Per gli interventi di pulitura si interviene su facciate rivestite di materiale ceramico, klinker o materiale lapideo. È previsto un ciclo di verifica della compattezza del rivestimento mediante una battitura delle superfici e si procede, successivamente, con opere di idrolavaggio a diversa pressione (variabile a seconda della tipologia del materiale di rivestimento).
Per gli interventi di tinteggiatura si interviene su facciate trattate con pitture per esterni, rivestimenti minerali e rivestimenti plastici. È previsto un ciclo di verifica della compattezza del rivestimento ponendo particolare attenzione all’intonaco sottostante, mediante una battitura delle superfici, procedendo poi con opere di pittura mediante prodotti per esterni le cui tipologie variano a seconda della qualità del materiale di rivestimento: idropitture minerali al quarzo, minerali silossaniche, minerali ai silicati (di tipo traspirante) oppure idropitture elastomeriche (con caratteristiche di contenimento di micro cavillature superficiali).
Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore