13/05/2021 – Da grande snodo di traffico a piazza verde, per garantire continuità all’asse Corso Buenos Aires, Viale Monza e Viale Padova. Piazzale Loreto sta per cambiare grazie a “Loc, Loreto Open community”, il progetto vincitore della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale indetto dal Comune di Milano insieme a C40.
Il progetto dichiara nel suo stesso nome ‘Loreto Open Community’ la volontà di divenire icona e simbolo per l’intera città, capace finalmente di restituire il vero significato della parola “piazza” ai propri cittadini; oggi segregato a mero crocevia congestionato dal traffico, Piazzale Loreto verrà trasformato in luogo inclusivo, uno spazio pubblico ed un ambiente di qualità che sarà per Milano un simbolo di architettura contemporanea e di socialità.
LOC sarà un incubatore di attività e hub attrattivo, un nuovo distretto urbano del commercio di vicinato; ospiterà co-working, un asilo di quartiere, offrirà un vivace palinsesto socioculturale e molto altro. Un sistema di piazze sviluppate su tre livelli andranno a riconnettere la quota della strada, l’accesso alla metropolitana e le coperture degli edifici con gradinate e rampe che collegano in modo fluido il livello strada con il livello interrato. A ciò si aggiunge l’edificio di Via Porpora, integrato al sistema del piazzale.
La necessità di riforestare ed avere sempre più spazi verdi in città è uno degli obiettivi principali di LOC in continuità con il lavoro programmatico del Comune di Milano; gli edifici che emergono dal masterplan, appaiono come “iceberg verdi”, determinati nelle forme dalla forza del disegno architettonico dello spazio pubblico.
Con Loreto Open Community verranno restituiti oltre 10.000 mq di spazio pubblico verde con alberi di alto fusto piantumati direttamente sulla terra, che rappresenterà per la nuova piazza l’occasione per creare un microclima naturale, un’oasi dove i cittadini potranno sostare.
Il masterplan è stato presentato alla Triennale di Milano da un team multidisciplinare guidato da Ceetrus Nhood e realizzato grazie al contributo plurale di Arcadis Italia, Metrogramma Milano – coordinatore del Design Team – Mobility In Chain, Studio Andrea Caputo, Land, Temporiuso e Squadrati.
Articolo pubblicato da archiportale.com