Lyndon Neri e Rossana Hu l’hanno subito ribattezzato ‘l’arena’. I due architetti a capo dello studio Neri&Hu di Shanghai firmano gli interni del piccolo ristorante Papi al 46 di rue Richer a Parigi – ultima avventura gastronomica dell’imprenditore Etienne Ryckeboer – con un progetto che sovverte la prospettiva di un vano stretto e lungo al piano terreno di un tipico edificio haussmanniano di fine Ottocento.
Nei 52 mq, Neri&Hu hanno innestato un volume circolare rivestito con piastrelle di ceramica bianca fatta a mano e caratterizzato da ampie aperture incorniciate in betulla che, all’occorrenza, fungono da panche per gli ospiti. Al suo interno, si raccolgono tutte le funzioni principali del ristorante, dalle sedute ai display, fino al banco di lavoro dello chef Akira Sugiura.
Custom-made tutta l’illuminazione e gli arredi, tra cui tavoli e sedie prodotte da De La Espada, disegnati per adattarsi all’ingombro limitato. L’intervento di Neri&Hu mira inoltre a svelare la bellezza dei materiali grezzi dell’edificio, offrendo una lettura stratificata dello sfondo storico: «La sfida è stata quella di resistere all’impulso di correggere ogni imperfezione, per esaltare invece l’impronta del tempo su ogni superficie», spiegano gli architetti che all’interno hanno conservato porzioni intatte delle vecchie pareti di pietra calcarea e mattoni, una colonna d’acciaio e una di mattoni. Così come sono sopravvissuti sulla facciata un architrave d’acciaio e una modanatura di pietra dell’esercizio precedente.
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