L’obiettivo è far ripartire il settore , che durante il fermo ha visto rinviati circa 65mila contratti di locazione di varie tipologie e 20mila atti di compravendita
di Annarita D’Ambrosio
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Uffici riaperti , nelle strade semivuote, in attesa che gli esercizi commerciali alzino le saracinesche. Le agenzie immobiliari sono operative e la categoria si rialza dopo le difficoltà derivanti dal lockdown. Una categoria in grado di parlare con una voce sola, una delle poche.
Le attività di Anama, Fiaip e Fimaa, le tre principali associazioni degli agenti immobiliari, sono riunite nella Consulta interassociativa nazionale dell’intermediazione immobiliare, coordinata a turno dai tre presidenti, attualmente affidata al presidente Anama Renato Maffey, ad di Toscano Spa.
Insieme hanno posto le richieste al Governo nei giorni di chiusura, insieme hanno predisposto un vademecum per la ripartenza del 4 maggio.
Le regole nei locali delle agenzie
Distanziamento delle scrivanie, uso di dispositivi di protezione individuale, igiene ambientale con una frequenza di pulizia di almeno due volte al giorno e successive sanificazioni periodiche; accessi regolamentati e scaglionati secondo precise modalità:
– ampliamento delle fasce orarie;
– nei locali fino a 40 metri quadrati, accesso di una sola persona alla volta, oltre ad un massimo di due operatori dell’agenzia;
– nei locali di dimensioni superiori a 40 metri quadrati, l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, se possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
Misure per lo svolgimento dell’attività
Previste regole precise:
1. incentivare il massimo utilizzo di supporti e strumenti telematici e digitali per contatti video e telefonici con la clientela, riducendo al minimo i contatti “in presenza”;
2. incentivare il massimo ricorso alla digitalizzazione di tutta la documentazione immobiliare utile per le trattative di locazione e compravendita e relativo utilizzo in modalità prevalentemente telematica (servizi fotografici, virtual tour e video di immobili e similari);
3. incentivare, se possibile, lo smart working – lavoro agile per eventuale personale amministrativo e/o di segreteria riducendo al minimo indispensabile il numero di persone presenti nei locali;
4. utilizzo di postazioni singole nelle agenzie, con rispetto delle distanze, evitando condivisione di strumenti quali telefoni e computer;
5. incentivare gli incontri con i clienti in agenzia solo su appuntamento;
6. incentivare l’avvio di procedure utili a limitare la contestuale presenza delle parti contraenti in Agenzia.
Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore